Per semplificare la migrazione delle VM da VMware vSphere a Proxmox evitando procedure complicate, l'ultima versione di Proxmox fornisce uno strumento integrato per importare le virtual machine VMware.
Il tool funziona mlto bene e fa quello che deve fare. Ci sono sicuramente margini di miglioramento soprattutto per effettuare importazioni massicce da infrastrutture VMware complesse.
Importare virtual machine VMware
Utilizzando un browser supportato, accedere a un nodo Proxmox inserendo le credenziali corrette, quindi cliccare su Login.
Aggiunta di un No-Subscription Repository
Per aggiornare Proxmox o aggiungere nuove funzionalità utilizzando repository predefiniti, è necessario un abbonamento commerciale. Se si è in possesso di un abbonamento regolare si possono saltare questi passaggi.
Dal primo nodo della tua infrastruttura Proxmox, accedere alla sezione Repositories e cliccare su Add.
Se non è disponibile alcun abbonamento, selezionare No-Subscription dal menu a tendina Repository e cliccare su OK.
Il nuovo repository è stato aggiunto al nodo. Ora bisogna disabilitare i componenti Enterprise perché senza un regolare abbonamento si presenterebbe un warning e la procedura di aggiornamento fallirà. Selezionare i Components enterprise e cliccare su Disable.
Questo articolo è stato scritto per il blog StarWind e può essere trovato in questa pagina. E' descritta la procedura completa per importare virtual machine VMware in Proxmox.
Test delle VM importate
Accedere al nodo Proxmox dove è stata importata la VM, cliccare con il pulsante destro del mouse sulla VM e selezionare Start.
Se tutto funziona come previsto, dovrebbe essere visualizzata nella Console di Proxmox la schermata principale della VM importata (macchina Windows nell'esempio). Tenere presente che la VM sorgente non viene eliminata dall'infrastruttura VMware.
Questa nuova funzionalità è molto utile ed aiuta ad eseguire una migrazione veloce da un ambiente VMware vSphere a Proxmox. Naturalmente lo strumento può essere potenziato aggiungendo ad esempio l'importazione diretta dal vCenter Server invece della mappatura dei singoli host. La soluzione Proxmox è comunque interessante e vale la pena testarla.
Leggi l'articolo completo sul blog StarWind.
