Se, ad esempio, per una manutenzione della linea elettrica della stabile il tempo stimato per il completamento dei lavori va oltre la capacità dell’UPS o per un semplice trasloco, sorge la necessità di effettuare lo shutdown completo dell’intera infrastruttura virtuale.
La procedura, anche se non complicata, richiede degli step ben precisi per evitare che si presentino degli imprevisti dagli effetti potenzialmente minacciosi per la funzionalità della rete. Se fossero presenti 10 host nella struttura e venisse fatto uno shutdown scriteriato, oltre a rischiare di mandare in palla la funzionalità, come facciamo a sapere in quale host risiede vCenter? Li dobbiamo analizzare uno alla volta… non è decisamente un buon approccio.
Procedura
SHUTDOWN
- Effettuare lo shutdown di tutte le virtual machine eccetto vCenter Server (se virtualizzato) e l’eventuale server SQL se il database di vCenter è separato. Se sono presenti vari host nella struttura, annotare l’host che ospita vCenter\SQL.
- Mettere tutti gli host, eccetto quello in cui risiede vCenter\SQL, in Maintenance Mode ed effettuare lo shutdown.
- Connettersi tramite vSphere Client direttamente all’host ESX che ospita vCenter\SQL ed effettuare lo shutdown delle rimanenti virtual machine.
- Ultimo step è lo shutdown dell’ultimo host. Questo è l’host che dovrà essere riavviato per primo. E’ opportuno configurare questo server ESX in modo da permettere l’avvio automatico dei server core (vCenter, SQL, DC, …) per il corretto funzionamento della struttura.
Dal server VMware Virtual Center, selezionare l’host ESX che ospita vCenter.
Nel parte di destra cliccare su Configuration.
Configurare l’opzione Virtual Machine Startup/Shutdown per permettere l’avvio automatico del Virtual Center\SQL e di un eventuale domain controller (DC1) nel caso la struttura di rete presenta un ambiente di Active Directory.
POWER ON
- Avviare l’ultimo host ESX della sequenza precedentemente spento.
- Se non è previsto un avvio automatico di vCenter\SQL, connettersi direttamente all’host tramite vSphere Client.
- Avviare, se configurati in diverse VM, un eventuale domain controller, SQL e poi vCenter.
- Da VI, disconnettersi dal singolo host e connettersi a vCenter.
- Riavviare i rimanenti host e toglierli dallo stato di Maintenance Mode.
- Riavviare le virtual machine verificando che il cluster sia ritornato allo stato ottimale per poter fornire tutte le risorse necessario a far girare correttamente tutte le VM.
Eseguendo correttamente le sequenze di shutdown e power on, l’infrastruttura virtuale può essere disattivata e riattivata senza problemi al presentarsi di situazioni particolari come manutenzioni (linea elettrica), traslochi o altro.
Ciao e complimenti x le spiegazioni,
vedo che scrivi:
Nel caso di un Cluster HA VMware consiglia:
Intendi che si deve fare questa operazione poichè prima di tutto si disabilita HA?
Grazie e ciao
Carlo
Ciao,
come nel commento precedente, nel caso di HA, quando mandi i nodi in maintenance mode le macchine non vengono migrate sugli altri nodi?
nel caso ci sia una san netapp come conviene fare lo shutdown? Non conviene installare l'appliance vma per gestire il tutto?
Grazie
Le VM non vengono migrate poichè viene effettuato lo shutdown delle stesse prima di mettere in "Maintenance Mode" l'host. E' comunque consigliabile disabilitare l'opzione "Enable Host Monitoring" in HA per non attivare gli alert.
Si può pensare anche all'utilizzo di una vApp per far eseguire una determinata sequenza di shutdown e startup ma questo dipende da come è configurata la propria struttura virtuale.
La procedura è pensata per ridurre al minimo tutte le componenti in gioco... utilizzare vMA è comunque un'alternativa.
La SAN è l'ultimo componente da spegnere, indipendentemente dalla tipologia, dopo avere effettuato lo shutdown degli hosts.